Dicono di me

Pubblico alcune recensioni che mi hanno dedicato. Ringrazio tutti per l’affetto dimostratomi.

“Nei confini definiti, chiari di una creatività letteraria, ove si contraddistinguono caratteri di purezza e di antiche passioni del nostro spirito, ci imbattiamo nelle squisite pagine di questo libro, con una poesia nuova, che con forza vuole rimuovere le finitudini emotive del lettore e sublimarlo alla ricerca del “vero”, della “bellezza” e “dell’amore”. Diventa, così, esso, un contributo efficace alla spinta che ognuno di noi si accinge a dare al raggiungimento dello stesso proposito. Opera, infatti, non comune quella di mettere a disposizione del patrimonio spirituale della società, idee e pensieri, con i quali si vuole lanciare un “messaggio” all’evoluzione della nostra storia.”

Gabrieli Editore Roma

Ogni parola deve essere vissuta e bramata con ansia come ogni sensazione deve sgorgare dalla fonte senza conoscere ostacoli di sorta: è un continuo guardare oltre per cercare qualcosa che forse nemmeno si conosce. L’amore eterno, la struggente passione, i sogni che finalmente si realizzano. Questa è la tensione poetica di Giuseppina De Marco, la quale rifugge da facili ammiccamenti o inutili orpelli linguistici rendendo ancora più essenziale la forza espressiva delle sue liriche.”

Casa editrice Montedit Milano

“Alcuni luoghi dell’anima custodiscono in sé un senso del sacro che li eleva dalla loro natura terrena: la natura sconfinata, nei suoi elementi maestosi e vaghi, spaventa per la vastità e per la potenza; davanti ad essa la poetessa avverte e sottolinea lo sperdimento non solo suo, ma umano; tale consapevolezza apre ai sentimenti cangianti e profondi, ma al contempo commuove ed esalta, perché pur cosciente della propria fragilità, si riconosce particella di questo cosmo che osserva, e lo può comprendere e lo spiega come fossero ali bianche.”

L’argoLibro editore Agropoli

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Menzione d’onore conferita a Giuseppina De Marco per la lirica “Nostalgia”.

Motivazione:

La lirica si contraddistingue per lo slancio di tenerezza e la commovente compassione che muove l’animo della poetessa verso la ricerca di un bene assoluto, rispetto al quale ogni essere umano viene concepito come esperienza a se stante e  le vittime, superata l’atavica distinzione tra giusto e ingiusto, cantano l’amore ai carnefici,  vittime,  a loro volta, di altri carnefici. “Il tempo rade al suolo le inquietudini del cuore”, rimargina ferite,  rimescola le carte di un destino già segnato, fino a  riconciliare, nel perdono che non cede al rancore , lo sguardo dell’uomo che uccide e di quello che muore.   

Premio internazionale poesia sociale “I diversi versi”; Prima edizione (2022). Sezione Poesia Adulti.

 

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Prima classificata al XX Premio Nazionale di Poesia

“San Martino” – Versi tra le stelle – Sezione “Tema Religioso”

Con la poesia “Madre”

5 agosto 2023

 

Motivazione : Lirica intensa, molto ispirata, in cui la poetessa, da autentica credente esprime e rivolge, con tutta sé stessa, sentimenti ed emozioni a Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, affidando a Lei le ansie, le difficoltà e le sofferenze della vita, grata della sua materna protezione.

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Il passato rinnovato

 

La nuova opera di Giuseppina De Marco ci convince una volta di più della sua bravura di scrittrice. Una particolare versatilità la porta a toccare i temi più disparati, ed inoltre si trova a perfetto agio sia con la scrittura in versi che in prosa.

Dopo «La voce dei gabbiani» e «Gli occhi di Sedna», con «L’ArgoLibro» pubblica una nuova raccolta di racconti difficilmente definibili in un solo genere: tra l’evocativo e il thriller, tra il drammatico e il fantastico, i sei racconti sono un perfetto mix che avvince il lettore e lo invita a percorrere strade insolite, dimensioni parallele, scorci inquietanti che fanno parte dell’immaginario personale dei protagonisti ma anche di quello della collettività.

 

 

Un passato che pesa, che spesso ha distrutto delle vite, viene in un certo senso rivissuto, richiamato in un presente che in qualche modo se ne fa carico. Ciò che è stato non può essere mutato, ma può mutare il modo in cui lo si rivive, lo si richiama. Questo è uno dei messaggi fondamentali che questi racconti vogliono trasmetterci.

Giuseppina De Marco predilige un linguaggio secco, asciutto. Frasi brevi capaci di catturare l’attenzione del lettore (altra bravura non comune) trasportandolo velocemente nella “dimensione altra” di cui l’autrice ci vuole parlare.

In un mondo sempre più succube (credo sia il termine esatto) di comodità ipertecnologiche che ci ingabbiano e ci limitano (altro che “espansione delle potenzialità…) senza che ormai nemmeno ce ne accorgiamo, chi ci fa notare che esiste anche ben altro va controcorrente. È un “contrasto” necessario, ed è auspicabile che sempre più artisti lo alimentino.

Non abbiamo bisogno di ulteriori sviluppi superficiali, apparenti, ma di profondità.

Questi “strani racconti” ce lo ricordano con tutta l’autorevolezza della buona arte.

 

Francesco Sicilia

Casa Editrice L’ArgoLibro

Agropoli

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Chi sono!

Ciao, sono Giuseppina De Marco, Giusy per gli amici. Adoro leggere, scrivere e, soprattutto, COMUNICARE. Questo blog nasce perché... Leggi di più

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