È più bello “CAMMINARE INSIEME”

Accogliere, integrare, includere.

Un trinomio che caratterizza non pochi ambiti della nostra società, in particolar modo la scuola, che si propone di conseguire questi obiettivi grazie ad una nutrita progettualità ed alla valorizzazione delle competenze professionali interne e alle risorse presenti sul territorio.

 

E QUANDO TERMINA L’ORARIO SCOLASTICO?

E QUANDO TERMINA IL PERCORSO SCOLASTICO?

 

Fortunatamente, tante sono le associazioni che accolgono, integrano ed includono ragazzi, giovani e adulti,

attraverso percorsi di sostegno ed accompagnamento alle persone con disabilità e alle loro famiglie.

Molti sono anche i percorsi di integrazione nel mondo del lavoro.

Certo, questo cammino è ancora lungo e irto di difficoltà, ma ogni esperienza è una ricchezza,

ogni passo è un arricchimento non solo per chi partecipa, ma anche per chi offre queste opportunità,

affinché, a prescindere dalle diversità funzionali,

tutti possano realizzare un proprio successo individuale e sociale.

 

 

 

È questa la testimonianza, viva e autentica, che ci è stata offerta domenica 7 maggio ad Agropoli.

L’associazione CAMMINARE INSIEME, diretta da Cinzia Amatucci, in collaborazione con una delle pizzerie più antiche di Agropoli “OCCHIO DI LINCE”, di Cecilia Grippa, ha sperimentato il concetto di inclusione nel mondo del Lavoro.

 

 

La serata ha avuto come obiettivo primario quello di sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso uno slogan, che ben sintetizza l’intera manifestazione e la volontà di creare percorsi stabili sul territorio:

INCLUDERE LE PERSONE CON DISABILITA’ NEL MONDO DEL LAVORO

 È SEGNO DI CIVILTÀ!

 

 

 

Il Sindaco della città di Agropoli, dott. Roberto Mutalipassi, e l’Assessore al Turismo, Commercio ed Eventi, dott. Roberto Apicella, hanno portato i saluti dell’intera amministrazione comunale e hanno fatto sentire la loro calorosa presenza a tutti gli intervenuti.

 

 

 

 

 

 

Animatori dell’evento: Milena Vertucci, Sabina Di Muoio, Loredana Mazzeo, Diana Mazzeo, Enrico Giuliano, Amedeo Giordano.

Protagonisti assoluti della serata:

Pasquale Volpe, Alessandro Pagliari, Almerindo Merola, Catiuscia Grande, Marisa Orlando, Francesco Tesauro, Tiziana Vaccaro, Norma Iodice, Biagio Trocchia, Rosanna Marone, Angelo Iuorio, Lucia Volzone, Anna Spinelli, Anna Scotto.

 

 

 

 

 

 

 

Cecilia Grippa ha aperto le porte del suo locale e ha dato un esempio concreto di autentica inclusione nel mondo del lavoro.

 

 

 

Ecco  la sua risposta alla domanda relativa alla motivazione di questo progetto:

Il progetto “Pensatemi adulto, aggiat pacienza” nasce da un desiderio intrinseco di creare ponti verso il mondo esterno che diano valore, identità, riconoscimento alle persone con disabilità, che troppo spesso vengono relegate in uno spazio di eterna fanciullezza, senza considerarne sogni, desideri, ambizioni.

Questo mio “sentire” ha preso forma nel momento in cui, durante il mio percorso di formazione sul sostegno all’Università Europea di Roma, si è parlato del progetto di vita. È stata data voce, attraverso le parole del direttore del corso, prof. G. Amatori, a quello che fino a quel momento era stato solo pensiero. Facendo tesoro di ciò, io e la mia amica e collega Giuseppina Farro, afferente al medesimo corso ci siamo attenzionate a questo aspetto: dare vita ad un “qualcosa in più, compiere quel primo passo che vada oltre la teoria e sfoci in una vera e propria inclusione delle persone con disabilità nel mondo del lavoro”.

Concludo con un sincero invito ed un accorato appello rivolto a tutti voi/noi:

AGGIAT PACIENZA, PENSIAMOLI ADULTI!

 

 

 

 

 

 

 

A seguire l’intervista a Cinzia Amatucci, rappresentante dell’Organizzazione di Volontariato “CAMMINARE INSIEME”

 

 

Quando nasce l’Associazione e con quali intenti?

L’associazione nasce nel mese di giugno del 2006 dalla consapevolezza che lavorare nel settore della disabilità comporta il bisogno di ampliare e rinnovare la propria capacità di vivere il limite, di superare la zona di confine tra ciò che sta al di qua e al di là della presunta normalità. La nostra associazione nasce in primo luogo per superare il concetto di accudimento e per sostituirlo con quello di cura. La relazione di aiuto, infatti, consiste nel prendersi cura dell’altro, che ci  mostra e ci propone mondi e aspetti sconosciuti con i quali entrare in contatto, per trovare insieme una sorta di zona franca in cui conoscersi e scoprire le risorse possibili per essere nel mondo condiviso e farne parte.

Qual è l’idea di fondo?

L’associazione segue l’idea condivisa dall’Organizzazione mondiale della Sanità, secondo cui la salute e il benessere dell’individuo non sono definibili semplicemente come uno stato fisico e psichico, determinato esclusivamente da fattori che agiscono individualmente, ma come condizioni che, per realizzarsi in modo ottimale, devono vedere il singolo collocato in un ambiente il più possibile sano ed accogliente.

 

 

 

 

 

 

 

Quali progetti sono stati realizzati finora?

Tra i progetti che da anni realizziamo, grazie a tutti i volontari e alla collaborazione degli enti locali, vorrei ricordare i seguenti:

  • Sostegno alla genitorialità e domiciliare
  • Laboratori ricreativi-educativi con tecniche di arti terapeutiche, quali il teatro, la musica, l’arte in genere, la pittura
  • Gite destinate ad adulti con disabilità fisica e/o intellettiva e anziani
  • Campi estivi
  • Corsi di cucina, pizzeria e pasticceria
  • Corso di pesca in collaborazione con la Lega Navale
  • Realizzazione di un cortometraggio in collaborazione con l’Associazione L’AssoCinema di Agropoli

 

 

Qualche anticipazione sulle prossime attività?

A brevissimo termine, la rappresentazione teatrale a cui abbiamo lavorato in questi mesi.  UN AEREO SFIGATO. Una commedia in due atti di Camillo Vittici, con l’adattamento e la regia di Enrico Giuliano. Costumi di Pina Iuliano. Scene di Carmela Di Menza. La commedia rientra nella rassegna del teatro amatoriale, quest’anno dedicata a Vito Barone.

Vi aspettiamo.

Il 31 maggio 2023 alle 20:30

al Cineteatro Eduardo De Filippo di Agropoli

 

PERCHÉ???

 

Perché è bello 

CAMMINARE INSIEME

 

 

 

 

 

 

 

 

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