Dinanzi allo specchio

Dinanzi allo specchio,

muta una donna

fissa gli istanti

di un debole passato

che tramuta i desideri in vergogna.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alle spalle il vestito di porpora e amianto,

gettato sul letto disfatto.

È bastato un momento

per scegliere

il vuoto eloquente,

il vuoto che schiude orizzonti

di notti turbate,

che parla, sì parla

e ripete suoni

oltraggiosi.

Il povero gatto

Ti fissa e ti aspetta.

Non sa che non

osi toccarlo

con le mani sporche

di sesso,

con il cuore

che pesa di orrori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non l’hai scelta tu

questa vita,

ma alla gente

che importa

se un padre

ti ha venduta bambina.

Sei lì: sulla strada

e chi passa

ti chiama

puttana

 

Da: Versi di vita, Montedit editore,2000

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte delle immagini: https://www.pexels.com

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Ciao, sono Giuseppina De Marco, Giusy per gli amici. Adoro leggere, scrivere e, soprattutto, COMUNICARE. Questo blog nasce perché... Leggi di più

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