SOLITUDINE

La nebbia muta il senno, allorché

il pianto vive, esperto di cure amare

e il sangue sgorga muto e vien

tratto a fiotti dal cuore infante.

Isole lente in oceani silenziosi

si accostano e si fissano negli occhi

assolati del tempo, che ferma invano

i suoi raggi al limitar della notte.

Tutto sembra perdersi,

colorarsi di infinito strazio.

Tu guardi il vuoto.

Scosceso limite al termine di un passo,

che ha percorso vie di solitudine

e sentieri di libertà.

Da: Versi di vita, Montedit editore,2000

 

Fonte dell’immagine in evidenza: https://www.pexels.com

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