Immaginiamo che una finestra, una sera d’inverno,
si caricasse di una energia del tutto simile a quella che distingue la vita…
Con questa esortazione, rivolta alla nostra facoltà immaginativa, si apre la raccolta di “STORIE BREVISSIME SOPRAVALUTABILI” di Simone Pagnotta, Croce Edizioni.
Mai titolo è stato più appropriato, in quanto, dopo un primo approccio leggero e divertito, il lettore si accorge che c’è molto di più di una semplice narrazione di intrattenimento.
Ed ecco, infatti, che sopraggiunge la riflessione, il confronto con le nostre esperienze, con le storie vissute che ci hanno segnato e, talora, con le azioni che hanno in qualche modo condizionato la nostra o l’altrui vita.
“C’era un narcisista, uscì con una ragazza.
Lui, ad un certo punto della serata,
la guardò intensamente negli occhi per cercarsi riflesso.”
(dalle Istantanee)
Un’escalation di emozioni, espresse attraverso un linguaggio, schietto, incisivo, senza remore e con tanta, tanta ironia e, quando è necessario, anche attraverso quella che l’autore stesso definisce la “caduta di stile”, la capacità, cioè di raccontare le cose come stanno, senza ricorrere a banali e ben noti eufemismi.
Simone Pagnotta, che ha presentato il suo libro d’esordio lo scorso cinque settembre alla rassegna culturale “Settembre culturale al Castello” ad Agropoli (SA), dialogando con Giampietro Marra, ha dichiarato di aver avuto sin dagli anni del liceo la passione per la scrittura, ma è solo recente in lui il desiderio di confrontarsi con i lettori. L’autore, che tra l’altro coltiva una grande passione per il canto e per la musica, durante la serata, ha regalato agli ospiti presenti un piacevolissimo saggio della sua bravura, improvvisando la versione canora di un passo tratto dalla raccolta, le cui storie presentano una suddivisione in tre categorie, in base alla lunghezza: Brevi, Brevissime, Istantanee.
Svariati sono i temi proposti: dalle dinamiche di coppia alle problematiche legate al dover crescere, fino alle prospettive e alle vicende quotidiane di chi, uomo o donna che sia, vive da solo.
Infine, un invito ad osservare attentamente e a riflettere sull’immagine di copertina, illustrazione di Davide Di Marco Pisciottano, che , come tutti i brani della raccolta, ci spinge a mettere in discussione tante nostre certezze, ma, al tempo stesso, ci esorta anche ad osare, a tentare ciò che appare evidentemente impossibile.
Una vera scoperta, dunque, l’abilità narrativa di Simone Pagnotta e la sua capacità di coinvolgere il lettore in un percorso che affascina, che fa ridere e sorridere, senza mai perdere di vista la realtà e, pirandellianamente, ci spinge a riflettere sui casi della vita.
“C’era un navigante che aveva sempre il vento a favore,
bastava girare la barca.”
(dalle Istantanee)
Allora, che altro dire?
Senza indugio, tutti in libreria!
Ecco come l’autore, sempre con il suo tono brioso e ironico, si presenta nell’aletta di quarta di copertina:
Simone Pagnotta è un terrestre accessoriamente vivo, nato ad Agropoli (SA) nel 1992. Nei primi anni della sua vita ha raggiunto i suoi massimi risultati, apprendendo le attività neuronali più complesse come parlare, camminare e soffiare sulle candeline. In seguito, ha guadagnato successi più modesti, come gli ottimi voti scolastici e universitari che hanno sancito la sua temporanea alienazione dalla società giovanile, e, al fondo della sua parabola discendente, ha consegnato alle stampe questo libricino a 31 anni.
Laureatosi in medicina e chirurgia, attualmente vive a Napoli, città che ama. È irrimediabilmente sedotto da una certa leggerezza e una generosa misura di libertà, sufficienti a persuaderlo di non poter prendere troppo sul serio la biografia edita su un suo volumetto.
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